Cenni storici

Con Regio Editto dell'ottobre 1814 furono istituite giudicature a Biella, Andorno Cacciorna, Bioglio, Campiglia, Candelo, Cavaglià, Cossato, Graglia, Mongrando, Mosso Santa Maria, Ponderano, Ronco, Salussola e Trivero. Con Regio Editto 27 ottobre 1815 furono apportate alcune modifiche: le giudicature di Campiglia, Ponderano, Ronco e Trivero furono assorbite rispettivamente da quelle di Andorno Cacciorna, Biella, Bioglio e Mosso Santa Maria. La situazione restò immutata anche dopo il Regio Editto 10 novembre 1818 che apportò varie modifiche alle circoscrizioni dei mandamenti.

Nell'ottobre del 1801, a seguito di una nuova organizzazione giudiziaria, furono istituite giudicature di pace a Biella, Bioglio, Andorno Cacciorna, Candelo, Cavaglià, Cossato, Graglia, Mongrando e Mosso Santa Maria.

Le preture di Bioglio, Candelo e Salussola furono soppresse nel 1891; quelle di Andorno Cacciorna (Andorno Micca), Cavaglià, Cossato, Graglia, Masserano, Mongrando e Mosso Santa Maria furono soppresse nel 1923.

Il Tribunale di Prefettura a Biella, come in tutti gli stati sabaudi di terraferma, entrò in funzione il 2 gennaio 1823. Fu introdotto dall'editto del 27 settembre 1822, emanato durante la reggenza di Carlo Felice, punto d'arrivo di una breve stagione riformatrice, che a cavallo dei moti rivoluzionari del 1821, apportò alcune modifiche al sistema giuridico piemontese, fra le quali va anche menzionata la riforma delle ipoteche.

L'editto del 1822 sui Tribunali di Prefettura è stato molto importante per numerosi aspetti. Innanzitutto, rappresenta un momento di rottura con la tendenza anacronistica, voluta fermamente da Vittorio Emanuele I e dai suoi cortigiani, che pretendeva, con "un colpo di spugna", di cancellare tutto quanto era stato introdotto dai Francesi durante la loro permanenza in Piemonte. Infatti, dopo anni di applicazione dei codici francesi, nel 1814 furono reintrodotte le antiquate Regie Costituzioni, tutte le norme e tutte le giurisdizioni speciali che in secoli di storia si erano affiancate, se non sovrapposte, nel regno sabaudo. L'editto del '22 portò all'introduzione della collegialità (in sostituzione della figura monocratica del Prefetto), dello stipendio fisso per i magistrati (con l'abolizione delle sportule, che erano le somme dovute al giudice dalle parti in causa o dal condannato in materia penale in proporzione al valore della causa o della pena), alla riorganizzazione parziale della competenza dei giudici inferiori. I Tribunali di Prefettura furono in totale quaranta e furono divisi in quattro classi. Il Tribunale di Biella rientrava nella quarta classe che prevedeva un Prefetto e due Assessori, con tre Aggiunti o sostituti, oltre all'Avvocato Fiscale.

La competenza era piuttosto ampia: in materia civile e commerciale tutte le cause non espressamente attribuite ad altra giurisdizione, oltre a numerose attribuzioni in materia di volontaria giurisdizione; in materia penale invece limitatamente a contravvenzioni ai regolamenti di polizia generale comportanti una pena pecuniaria superiore a 50 lire o l'arresto per più di tre giorni ed altre violazioni minori. Il fondo Tribunale di Prefettura di Biella contiene molti registri da cui si possono trarre preziose informazioni sul funzionamento dei tribunali dell'epoca, ma anche spaccati di vita quotidiana o semplici episodi curiosi.

L'interesse per questo fondo deriva in particolare dalla varietà delle tipologie di registri presenti. Senza pretesa di completezza si ricordano: il "Registro delle querele", il "Registro delle trasmissioni dei processi criminali ai giudici per informazioni", il "Registro ordinanze interlocutorie e definitive boschi e selve", i "Registri delle parcelle e spese criminali", il "Registro ordinanze di semplice istruttoria", il "Registro ordinanze definitive criminali", le "Informazioni criminali dei costituiti", gli "Inventari delle cause criminali", gli "Stati quadrimestrali delle cause criminali", il "Registro delle provvidenze emanate in odio dei carcerati per debiti", il "Registro delle cause civili iscritte a ruolo", il "Registro delle requisitorie ", il "Registro dei decreti di citazione", i "Registri delle conclusioni dell'Avvocato Fiscale", le "Declaratorie", il "Registro delle lettere di commissione ai Giudici di Mandamento", il "Registro degli atti di pignoramento" ed il "Registro delle appellazioni al Senato delle sentenze proferite da questo Tribunale in materia civile", il "Registro dei giuramenti dei pubblici funzionari", il "Registro delle adozioni" ed il "Registro prescritto dal Manifesto Senatorio dell'11 dicembre 1824 in ordine agli estratti di decesso provenienti dall'estero". Nel 1848 prese il nome di tribunale di prima cognizione; nel 1855 di tribunale provinciale.

Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato della Repubblica sociale italiana, fu ricostituito con decreto legislativo del duce n. 794 del 3 dicembre 1943. Funzionò quindi tra il 1944 e il 1945 in sedi diverse a seconda delle vicende belliche: Mantova, Padova, Bergamo. Ebbe varie sezioni tra le quali quella di Torino.

I fascicoli sono stati rinvenuti tra le carte del Giudice Istruttore del Tribunale di Biella degli anni tra il 1950 e il 1960. Vi pervennero dalla Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale che le aveva a sua volta ricevute, negli anni tra il 1947 e il 1956, dal Tribunale supremo militare-Ufficio procedimenti dei tribunali di guerra soppressi di Roma cui le carte erano arrivate dopo la caduta della R.S.I. (cfr. M. Cassetti, Le carte del Tribunale speciale per la difesa dello Stato della R.S.I., in “Archivi e Storia”, 15-16, gennaio dicembre 2000).

Il Giudice accolse le richieste di archiviazione in quanto si trattava " di azioni di guerra compiute da partigiani" o "di operazione compiuta da patrioti per necessità di lotta contro tedeschi e fascisti" o ancora "per essere ignoti gli autori del reato".

I fascicoli rinvenuti sono 580 raccolti in 5 buste: 418 sono datati 1944, i restanti 162, 1945. Solo di 8 è noto il nome degli imputati, per gli altri il procedimento è aperto contro ignoti. Fascicoli riguardanti il Biellese si trovano nello stesso fondo dell'Archivio di Stato di Vercelli.

Il D.L.L. n. 142 del 22 aprile 1945 istituisce nei capoluoghi di provincia dei territori italiani. le Corti straordinarie d'Assise "per i reati di collaborazione con i tedeschi". In località diverse dal capoluogo , con decreto del primo presidente della Corte d'Appello si attivano Sezioni delle Corti. La Sezione di Biella inizia ad operare alla fine di maggio del 1945: il registro generale della cancelleria è aperto il 20 maggio con il procedimento contro Gerolamo Pasqua di Bisceglie. L'udienza, la prima, è fissata per il 19 giugno: sarà l'unica condanna alla pena di morte eseguita, mediante fucilazione alla schiena, il 27 ottobre dopo che era stato rigettato il ricorso alla Corte di Cassazione. In tutto vengono istruiti 148 procedimenti dei quali 146 passati in giudicato a Biella, 2 trasferiti a Vercelli dopo la sopressione della Sezione il 24 dicembre del 1945. Le sentenze emesse tra il 19 giugno e il 18 dicembre sono 116 raccolte in un volume; i fascicoli archiviati sono numerati da 1 a 144 e conservati in 6 mazzi. Quelli mancanti furono trasmessi ad altre Corti o ad altri uffici, alcuni rimandati al pubblico ministero per supplementi d'indagine. Non sono conservati atti del pubblico ministero. Il collegio giudicante era costituito da un presidente e da quattro giudici popolari estratti a sorte dagli elenchi compilati dai Comitati di Liberazione Nazionali. Presidente fu nominato il cavaliere dottor Domenico Calvelli che operò pressochè ininterrottamente, sostituito solo per un breve periodo dal supplente cavaliere ufficiale Gabriele Cignetti. I giudici popolari ruotavano invece ogni nove giorni circa.

Nel 1981 venne versata, all’archivio di Stato, dal Tribunale di Biella la propria biblioteca contenente circa 700 volumi a partire dal 1735. Si tratta di codici e trattati di diritto civile e penale, diritto internazionale, diritto francese, periodici quali il "Foro subalpino", il "Foro italiano", gli "Annali di giurisprudenza", vari Bollettini Ufficiali del Ministero. Da segnalare la raccolta di leggi del senatore Borelli precedente quella dell'avvocato Duboin di cui pure si conservano vari volumi.

Breve cronistoria del Tribunale di Biella di Giorgio Gulmini